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Polizze D&O, l’impatto Covid-19 su un mercato in trasformazione

Il settore delle cosiddette Financial Lines (che include generalmente le polizze D&O, RC Professionale e Cyber, tra le altre) sta vivendo una fase sicuramente delicata e l’emergenza Covid-19 può in questo senso portare a ulteriori nuovi risvolti, in parte ancora difficili da prevedere. In questo momento, infatti, il settore si trova nella fase centrale del cosiddetto “transitioning market”, caratterizzata dalla riduzione delle capacità fornite dagli assicuratori, da un aumento dei tassi e di conseguenza dei premi e da una stretta sulle coperture e sulle estensioni concesse generalmente in precedenza.

Questa situazione si è tradotta in Italia dapprima con una riduzione delle capacità fornite, e in seguito (tra dicembre 2019 e i primi mesi del 2020) con un deciso aumento dei tassi applicati e un’iniziale stretta nelle coperture concesse, complice anche la congiuntura economica. Per quanto riguarda le polizze D&O, ideate per far fronte alle richieste avanzate da terzi riguardo il risarcimento di danni patrimoniali legati a un comportamento colposo da parte degli amministratori, è da segnalare come l’impatto del transitioning market si sia manifestato con particolare intensità. I tassi medi hanno infatti subìto un aumento del 10-20% e, per aziende con sinistri o esposizione negli USA o che operano in determinanti settori (Istituzioni Finanziarie, Turismo e Trasporti), si sono verificate punte del +20-30%. Le polizze D&O delle grandi istituzioni finanziarie o aziende con massimali superiori a 100 milioni di euro hanno riscontrato aumenti anche più alti, complice anche il coinvolgimento del mercato del Regno Unito, dove il transitioning market ha raggiunto livelli ancora più severi.

Tra le motivazioni di questo trend troviamo soprattutto il continuo aumento delle notifiche di sinistro (nel 2019 in Italia le notifiche sono aumentate del 72%, passando da 3.534 a 6.072, per un totale di 2.728 sinistri gestiti e 155 milioni di euro liquidati a fronte dei circa 110 milioni raccolti), la diminuzione dei player presenti sul mercato e le decisioni strategiche da parte degli assicuratori in merito alla riduzione di capacità e alla scelta di puntare sulla profittabilità di portafoglio.

In questo quadro si inserisce il Covid-19, che rappresenta un fattore aggiuntivo di rischio. Marsh International, infatti, stila ogni anno la lista dei 10 Top Trend che influenzano l’andamento delle polizze D&O e quest’anno, in via eccezionale, la lista si è estesa fino a includerne un undicesimo: il rischio Covid-19. Non essendosi però ancora delineate con precisione tutte le possibili conseguenze del rapporto tra Covid-19 e responsabilità del management, una copertura può essere ancora più necessaria che in passato. Vi sono infatti alcune aree di esposizione che toccano oggi da vicino e più di prima gli amministratori, sia nella preparazione alla crisi che nella sua gestione.

“L’attuale contesto di crisi rende oggi più che mai fondamentale un’adeguata tutela per gli amministratori, chiamati a prendere decisioni strategiche in momenti delicati e di forte pressione e assumersi sempre più responsabilità al fine di garantire con le loro scelte la continuità aziendale e la tutela del patrimonio sociale”, spiega Paolo Tagliabue, Head of Financial & Professional Risks di Marsh Italia, indicando che “l’esperienza degli ultimi 20 anni in Italia e il trend in continua crescita del numero di azioni sociali di responsabilità dimostrano come nei momenti di crisi aziendale le polizze D&O vengano attivate con grande frequenza”, senza dimenticare che “la consapevolezza e conoscenza degli amministratori stessi è aumentata molto e possiamo pertanto affermare che la copertura D&O rappresenta oggi un elemento fondamentale di attrazione e retention degli amministratori e manager nelle società”. Non da ultimo, conclude Tagliabue, “sarà interessante capire eventuali ripercussioni una volta che sarà pienamente entrato in vigore il nuovo codice della crisi d’impresa”.

“Marsh è al fianco dei propri clienti nella gestione di questo momento delicato di mercato, concentrando le attività in una preparazione puntuale dei rinnovi e delle stime di budget nonché nello studio di soluzioni strategiche innovative volte a ottimizzare i termini di copertura”, aggiunge Marco Strini, Client Advisory Manager, Financial & Professional Risks di Marsh Italia. “Sul fronte dei mercati assicurativi – continua – le attività si concentrano invece su un processo continuo di revisione e di analisi dei dati aggregati di portafoglio al fine di negoziare le condizioni più competitive a beneficio della parte più ampia della nostra clientela”.

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