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Risk Management & Assicurazione: una road map per la gestione dei rischi naturali

Come noto, il nostro Paese è particolarmente esposto al rischio di calamità naturali (Nat-Cat) che possono causare, oltre alle perdite umane, seri danni al patrimonio abitativo delle famiglie e agli edifici a uso produttivo.

Come noto, il nostro Paese è particolarmente esposto al rischio di calamità naturali (Nat-Cat) che possono causare, oltre alle perdite umane, seri danni al patrimonio abitativo delle famiglie e agli edifici a uso produttivo. Una specificità dell’Italia è, infatti, l’elevata esposizione al rischio sismico (primo paese in Europa e ottavo nel mondo in termini di danni potenziali misurati come quota di Pil), unita a una forte esposizione a quello idrogeologico, reso più insidioso da un’evoluzione avversa dei cambiamenti climatici in atto.

L’analisi tecnica e la previsione statistica di questo tipo di eventi presenta particolare interesse e complessità; per esempio, in caso di sisma o alluvione, i danni conseguenti vengono patiti dall’intera area coinvolta e dalla collettività ivi residente, incluso ovviamente il patrimonio pubblico. La relativa concentrazione di questi elementi e beni in un medesimo territorio ristretto fa sì che in caso di evento lì localizzato si abbia il danneggiamento contemporaneo di molti enti, seppur con danni differenziati tra loro, in funzione della distanza dall’epicentro e delle caratteristiche strutturali degli edifici (in caso di evento sismico), oppure in funzione della distanza dagli alvei dei fiumi, della geomorfologia e topografia del territorio e dei bacini idrografici (in caso di eventi alluvionali).

In tale contesto di riferimento, l’esperienza di Marsh Advisory nella gestione dei rischi naturali rappresenta un valore aggiunto per tutti i clienti nel settore pubblico e privato. Da oltre 10 anni, infatti, Marsh Advisory ha sviluppato una metodologia specifica per l’analisi e la valutazione dei rischi naturali, che comprende un approccio integrato «probabilistico e deterministico» che si basa sulla stretta cooperazione esistente tra l’ufficio di Property Risk Consulting e gli esperti della modellazione di Marsh Analytics. Tale metodologia si fonda e persegue i concetti di «mitigazione» e «miglioramento continuo» dei rischi, come indicato dallo standard ISO 31000:2018 (Risk Management – Guidelines).

Le 5 fasi del processo di Risk Management di Marsh Advisory per l’analisi dei rischi naturali includono la valutazione di:

  • Pericolo (Hazard)
  • Esposizione (Exposure)
  • Vulnerabilità (Vulnerability)
  • Scenari di Danno
  • Strategie di trasferimento assicurativo 

Tali punti possono essere sintetizzati come segue:

Valutazione del Pericolo

La mappatura del portafoglio completo degli asset, comprese le sedi dei fornitori e dei clienti, permette una visione a 360 gradi dell’esposizione al pericolo. Sono diverse le metodologie a disposizione per raggiungere questo risultato, utilizzando basi di dati e mappe di pericolosità rilasciate sia da Agenzie ed Enti Governativi che da Società di Riassicurazione. Tali strumenti mostrano tutti i dati relativi legati alle catastrofi naturali, consentendo così l'immediata individuazione di aspetti critici e la possibile coesistenza di più rischi. In questa fase è possibile comprendere se gli asset siano esposti o meno a uno o più specifici pericoli, ma non quale livello di danno subirebbero.

Valutazione dell’Esposizione

Il secondo pilastro per la valutazione del rischio riguarda la definizione dell’esposizione. Il concetto di esposizione, nell’ambito delle analisi Nat-Cat tradizionali, è strettamente collegato alla identificazione di tutti gli asset inclusi nello studio e alla loro quantificazione economica (valorizzazione dei beni patrimoniali all’interno del portafoglio di analisi).

Valutazione della Vulnerabilità e interventi di mitigazione

Raccogliere informazioni tecniche e dati specifici sugli asset da valutare costituisce un passaggio ulteriore per affinare l’analisi, mediante l’individuazione e la definizione dei parametri che influenzano la vulnerabilità: si tratta di un elemento chiave per impostare poi un’eventuale strategia di mitigazione. L’analisi dei parametri di vulnerabilità, ovvero la propensione di un bene o manufatto a subire danneggiamento a seguito di un evento naturale, consente di completare le informazioni necessarie per finalizzare i dati di input che alimenteranno il modello probabilistico Nat-Cat che si intende utilizzare. Quindi, dopo avere identificato e localizzato i siti esposti, si procede con la verifica della loro robustezza o capacità di resistere all’evento naturale in questione.

Valutazione degli Scenari di Danno

La quantificazione degli scenari di danno rappresenta una parte essenziale del processo. La modellazione Nat-Cat, utilizzando metodi statistico-predittivi attraverso software di cui Marsh McLennan è licenziatario, stima i potenziali danni cumulativi sulla base delle informazioni raccolte nelle fasi precedenti e calcola la probabilità che un evento si verifichi in un determinato lasso di tempo. Questi modelli simulano gli eventi catastrofali, calcolano i danni previsti per gli immobili e i beni contenuti, riconducono questi danni a un valore realistico e rapportato all’intensità dell’evento naturale accaduto e, infine, quantificano l’ammontare delle perdite complessive e cumulative. Tali misurazioni possono quindi facilitare la definizione dei massimali e dei limiti di polizza adeguati, così come di comprendere la congruità dei premi richiesti.

Strategie di trasferimento assicurativo

Le scelte per il trasferimento del rischio (comprese le definizioni di massimali e franchigie) rappresentano l’ultima fase del percorso e portano all’identificazione dell’investimento complessivo necessario. Ovviamente, quanto migliore è la qualità dei dati disponibili tanto più sarà contenuto il livello di incertezza e di conseguenza tanto più accurata sarà la stima dei premi da pagare. Questo si traduce in una mappatura completa che consente al risk manager di prendere le decisioni giuste e di individuare con precisione il budget da mettere a disposizione.

Autore

Gianluigi Castiglia

Gianluigi Castiglia

Head of Risk Engineering Services (Property, Environmental, H&S), Marsh Advisory