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Crisi tra Russia e Ucraina: panoramica sulle implicazioni per lo scenario di rischio

Il conflitto in corso sta generando conseguenze drammatiche: perdite umane, distruzione sul territorio ucraino e più di 2 milioni di rifugiati che si sono riversati nei Paesi vicini, solo nelle prime due settimane.
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Il conflitto in corso sta generando conseguenze drammatiche: perdite umane, distruzione sul territorio ucraino e più di 2 milioni di rifugiati che si sono riversati nei Paesi vicini, solo nelle prime due settimane.  Mentre i bombardamenti sulle città e gli scontri proseguono, l’aumento delle vittime e il delinearsi di un disastro umanitario continuano a destare preoccupazione.

La crisi sta causando sconvolgimenti sul fronte politico ed economico a livello globale: in tutto il mondo, le aziende cercano di tutelare i propri dipendenti, le risorse, le operazioni e le supply chain (regionali e mondiali) dagli impatti dei rischi scaturiti dal conflitto. Inoltre, stanno cercando consulenza legale per comprendere i possibili effetti delle diverse sanzioni sulle proprie attività. In termini di assicurazione, le operazioni di pagamento dei premi o dei sinistri potrebbero essere bloccate o potrebbero verificarsi ritardi, con le banche che richiedono ulteriori informazioni prima dell'elaborazione.

Marsh sta seguendo da vicino il conflitto e le risposte del settore pubblico e privato. Di seguito forniamo una panoramica di alcune importanti implicazioni assicurative e di rischio.

Rischio politico

Il rischio di esproprio resta alto in Russia, e riguarda anche le sue acque territoriali. Le potenziali ritorsioni contro navi e carichi provenienti da paesi terzi e un eventuale blocco completo potrebbero interrompere i flussi commerciali e distogliere l'attenzione dalla fragile situazione ambietale lungo la rotta.

Se il governo russo dovesse congelare i beni presenti nel Paese, le aziende potrebbero non essere in grado di ricavare entrate dalle loro filiali o offrire supporto ai propri dipendenti. Nel frattempo, l’assenza della Russia dal commercio globale e dai mercati del debito complicherà le operazioni per molti membri delle supply chain.

Marsh consiglia agli assicurati interessati dal conflitto di leggere le polizze delle proprie coperture per comprenderne le specifiche e di confrontarsi con il proprio broker per chiarire qualsiasi dubbio.

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Credito commerciale

Per quanto riguarda i rischi legati al credito commerciale, è probabile che i trader con contratti in Russia e Ucraina subiscano ritardi nei pagamenti e inadempienze. Tuttavia, tenendo presente che i termini di pagamento delle polizze assicurative sono generalmente compresi tra 120 e 180 giorni, per un po' di tempo sarà difficile valutare l'entità dei mancati pagamenti. 

La rimozione di alcune banche russe dal sistema SWIFT avrà senza dubbio un impatto su numerosi pagamenti commerciali. Tuttavia, potrebbe esserci la volontà da parte delle società russe di pagare le merci con altri mezzi, ad esempio tramite conti bancari offshore.

Inoltre, per via della legge marziale in vigore in Ucraina, i fornitori di beni e servizi al paese non possono essere pagati fino a quando la moratoria non sarà revocata, a meno che tali beni e servizi non sostengano la mobilitazione delle forze per difendere il paese.

È improbabile che le nuove forniture agli acquirenti nei territori interessati siano coperte da assicuratori o soggette a una specifica procedura di approvazione, anche qualora esistesse ancora un limite di credito valido o in presenza di ordini vincolanti. Prima della spedizione, si consiglia ai clienti di leggere attentamente le comunicazioni messe a disposizione dagli assicuratori riguardo le nuove forniture e di rivolgersi al proprio broker per qualsiasi chiarimento, al fine di evitare eventuali controversie sui reclami.

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Cyber

È diffusa la preoccupazione che gli attacchi cyber possano intensificarsi con l'aggravarsi della crisi, con potenziali impatti regionali e globali che coinvolgerebbero anche i Paesi che impongono sanzioni economiche alla Russia.

Alle aziende si consiglia di adeguarsi ai potenziali rischi informatici, all'approccio di risk management e alle risorse disponibili, per dare vita a un vero e proprio percorso di cyber resilience.

Implementare i control consigliati può migliorare la capacità di prevenzione e di risposta alla maggior parte degli attacchi informatici, così da minimizzarne l’eventuale impatto. 

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Settore aeronautico

La tipologia e la portata delle sanzioni (due aspetti in costante evoluzione) stanno creando sfide significative nel settore aeronautico, sia per gli assicurati che per gli assicuratori. L'UE, il Regno Unito, gli Stati Uniti e altre nazioni hanno infatti incluso nelle sanzioni uno specifico divieto di (ri)assicurazione nel settore dell'aviazione.

Marsh consiglia agli assicurati con attività potenzialmente esposte di richiedere assistenza legale in materia di sanzioni e di contattare il proprio rappresentante Marsh per approfondire il possibile impatto sulle proprie polizze.

Si consiglia inoltre di:

  • Mitigare il rischio collaborando con i locatari per spostare qualsiasi risorsa fuori dalla Russia o da altri luoghi esposti.
  • Emettere una notifica precauzionale di potenziali perdite ai principali assicuratori che potrebbero dover rispondere in caso di una perdita effettiva. Le policy, ad esempio, possono includere una copertura all risk per lo scafo dell’aeromobile del finanziatore/locatore di aeromobili oppure una copertura per rischi di guerra nonché la copertura excess per rischi di guerra.
  • Emettere una notifica precauzionale agli assicuratori del locatario in merito a potenziali perdite riguardanti le polizze applicabili del locatario su cui l'assicurato è un assicurato aggiuntivo. Le policy, ad esempio, possono includere una copertura all risk per lo scafo dell’aeromobile del locatario oppure una copertura per rischi di guerra, nonché la copertura excess per rischi di guerra.

Inoltre, gli assicurati devono considerare che:

  • Ci possono essere dei limiti temporali per quanto riguarda qualsiasi azione che deve essere intrapresa a causa di avvisi di cancellazione (NOC) che vengono emessi dal mercato quasi quotidianamente (7 giorni; 30 giorni).
  • La notifica precauzionale è un “indicatore” di un potenziale sinistro. È probabile che gli assicuratori capiscano che la situazione può cambiare nel tempo e che gli assicurati possano ritirare la notifica a tempo debito, se l'esposizione è completamente mitigata.

Settore spaziale

Alla luce del ruolo della Russia nell'attività di lancio a fini commerciali ed esplorativi, Marsh sta monitorando l'elenco delle sanzioni per gli assicurati russi e per gli assicuratori spaziali russi.

Il livello di impatto su ogni collocamento varia caso per caso: si consiglia agli assicurati di contattare il proprio rappresentante Marsh per i dettagli.

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Energy e power

Il gas naturale è considerato una fonte di energia molto più pulita rispetto ad altre. Di conseguenza, i paesi europei ne sono diventati molto dipendenti nell’ambito del proprio percorso di transizione energetica. Volumi significativi di questo gas vengono acquistati dalla Russia.

Il conflitto in corso ha messo in luce quest’eccessiva dipendenza, che richiederà ai Paesi modifiche alle rispettive strategie energetiche. Probabilmente, ci saranno nuovi progetti di costruzione di asset incentrati su energia rinnovabile, gasdotti e terminali di gas naturale liquefatto (GNL), nonché possibili riaperture di impianti termici dismessi.

È probabile che i Paesi che si affideranno ad altri fornitori (ad esempio, passando dal gas russo a quello statunitense) possano riscontrare un aumento dei costi energetici, se non altro a causa della distanza. Come conseguenza di questi aumenti, le aziende in quelle aree geografiche potrebbero essere esposte a significativi cambiamenti di valore, incrementi nei rischi di business interruption e contingent business interruption, nonché di problemi nelle supply chain.

Molti Paesi (come Stati Uniti e Regno Unito) e alcune regioni (Medio Oriente, Asia e il Pacifico) non dipendono dalla Russia per il petrolio o per il gas naturale. Tuttavia, si potrà verificare un incremento nella domanda di energia nei mercati non russi, dovuta al tentativo da parte dei paesi europei di acquistare energia da mercati alternativi. Senza un corrispondente aumento dell'offerta, si prevede che questo possa comportare un aumento dei prezzi dell'energia.

È probabile che, come conseguenza della crisi attuale, si verifichi un'impennata negli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile, anche se questo richiederà grande impegno da parte delle principali economie. Potrebbe verificarsi anche uno sfasamento temporale significativo tra la pianificazione dei progetti e la produzione di energia: è improbabile che passino alcuni anni prima che i progetti annunciati ora riescano a produrre energia. Inoltre, c'è la sfida di ottenere sia gli input grezzi che consulenti specializzati, appaltatori e manodopera qualificata per costruire e gestire gli impianti.

Marsh consiglia agli assicurati di mantenere la calma, di non basare le decisioni su supposizioni e di non saltare a conclusioni affrettate ma di valutare il possibile impatto dell'inflazione sulle proprie attività.

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Supply chain

Le navi russe sono state bandite dai porti del Regno Unito: questa limitazione include qualsiasi nave posseduta o gestita da chiunque sia collegato alla Russia. Inoltre, le autorità avranno la possibilità di trattenere le navi russe. Almeno a breve termine, non sarà affatto semplice stabilire quali navi siano di proprietà o gestite da società con interessi in Russia.

Per gli armatori che trasportano merci in Russia stanno emergendo problemi tecnici. Gli assicuratori degli armatori potrebbero non essere più in grado di offrire le normali garanzie che gli armatori spesso richiedono in caso di danni ai porti causati dalle navi. A causa delle sanzioni, gli assicuratori potrebbero non essere in grado di trasferire i pagamenti ai porti, in particolare se sono in parte di proprietà statale. Ciò può portare al fermo della nave.

Le compagnie di navigazione stanno anche valutando la disponibilità a lungo termine dei loro equipaggi. Su due milioni di membri dell'equipaggio in tutto il mondo, circa 200.000 sono russi e 75.000 ucraini. Molti membri dell'equipaggio ucraino stanno partendo per stare con le loro famiglie e unirsi ai combattimenti. Poiché molti di questi membri dell'equipaggio ricoprono il grado di ufficiale, con responsabilità di navigazione e supervisione del funzionamento delle navi, la loro assenza si rivelerà difficile per l'industria.

La crisi sta portando allo spostamento delle navi in ​​diverse parti del mondo al fine di evitare le zone in cui è in corso il conflitto e di trasportare merci alternative a quelle fornite da Russia e Ucraina. A differenza del blocco della Ever Given nel 2021, è improbabile che le catene di approvvigionamento vengano interrotte, ma le consegne subiranno un rallentamento.

In una prospettiva di più lungo termine, il prolungarsi del conflitto potrebbe avere un profondo effetto sui mercati delle materie prime. Poiché la Russia e l'Ucraina producono il 29% della fornitura mondiale di grano, il 19% del mais e l'80% delle esportazioni di olio di girasole, esiste la possibilità che si verifichino problemi di stabilità alimentare per diversi paesi che dipendono dalle importazioni di queste merci, come l'Africa e il Medio Oriente.

Inoltre, l'Ucraina fornisce gran parte del gas neon utilizzato nella produzione di semiconduttori ed è anche un importante produttore di uranio, titanio, minerale di ferro, acciaio, nichel, rame, palladio, platino e vanadio.

Alla luce dei continui mutamenti nel contesto di riferimento, Marsh raccomanda agli assicurati di continuare a dialogare con i loro broker e partner commerciali.

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Property

Le incursioni militari e le battaglie per le strade delle città hanno causato danni significativi alle proprietà in tutta l'Ucraina. Le aziende attive in Ucraina potrebbero quindi essere interessate a verificare le proprie coperture property o contro il rischio politico per determinare se i danni alle proprietà o altre perdite possano essere coperte.

Tuttavia, le coperture property stipulate sin dai primi anni del Novecento contengono generalmente una clausola di esclusione relativa al rischio di guerra che, appunto, esclude la copertura da perdite causate da atti di guerra. È probabile che gli assicuratori utilizzino tale esclusione per rifiutare i sinistri legati all'invasione russa.

Si consiglia alle società che subiscono un danno a una proprietà in Russia o Ucraina di collaborare comunque con il proprio broker per segnalare tempestivamente il sinistro agli assicuratori.

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Istituzioni finanziarie

La crisi in corso presenta sfide per le istituzioni finanziarie di tutto il mondo che, operando a livello globale, potrebbero essere esposte a causa di clienti e fornitori che sono (o diventeranno) soggetti a sanzioni.

Dal punto di vista assicurativo, per le istituzioni finanziarie è importante tenere presente i seguenti fattori.

Sanzioni

Le istituzioni finanziarie dovrebbero avere già predisposto strumenti di controllo e di governance per affrontare possibili sanzioni, tuttavia la crisi Russia-Ucraina si è rapidamente intensificata e ha costretto i governi di tutto il mondo a emanare sanzioni di vasta portata nel giro di pochi giorni.

La rapida evoluzione del contesto normativo richiede sistemi di monitoraggio solidi e agili, nonché la capacità per le istituzioni finanziarie di reagire tempestivamente. L'incapacità di garantire che i processi e i controlli aziendali rispondano adeguatamente a sanzioni nuove e più ampie può portare ad azioni normative contro le istuizioni finanziarie, i loro amministratori e i loro funzionari.

Per questo motivo, è importante garantire che la propria copertura D&O sia sufficientemente ampia da proteggere i singoli assicurati.

Asset fisici

Le istituzioni finanziarie che hanno investimenti fisici in Ucraina devono confrontarsi con l’eventualità di una possibile distruzione di edifici, centri commerciali e altri investimenti di questo tipo. Senza un'adeguata assicurazione, potrebbero dover far fronte a richieste di risarcimento da parte degli investitori che subiscono perdite monetarie a causa del danneggiamento dei loro investimenti (a meno che i costi di ricostruzione non siano a carico dei governi). Marsh consiglia alle istituzioni finanziarie che hanno filiali in Ucraina di disporre di un solido piano di emergenza per contanti, metalli preziosi ed edifici.

Le istituzioni finanziarie che hanno investimenti in immobili in Russia potrebbero avere difficoltà ad accedere stanno affrontando una potenziale perdita di accesso a queste proprietà, non solo a causa delle sanzioni imposte dagli altri Paesi ma anche per via delle ritorsioni del governo russo. Ciò potrebbe comportare richieste di risarcimento da parte degli investitori, a meno che l'istituto finanziario non disponga di una copertura del rischio politico.

Difficoltà finanziarie

Variazioni nei costi azionari, gli impatti della volatilità dei cambi e un potenziale aumento dei costi di finanziamento potrebbero condurre a cambiamenti nello scenario di rischio e nella propensione all'investimento. Potrebbe anche esserci un aumento dei fallimenti di istituzioni finanziarie il cui portafoglio è sovraesposto a prestiti a società ucraine e russe. Inoltre, anche gli attacchi informatici sono una delle principali preoccupazioni per le istituzioni finanziarie. In una prospettiva di breve termine, si consiglia agli assicurati di contattare il proprio rappresentante Marsh in merito a qualsiasi copertura assicurativa in cui l'allineamento dell'assicurazione e del rischio potrebbe essere influenzato da eventi in Russia e Ucraina.

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Environmental, social e governance (ESG)

Il conflitto in Ucraina ha costretto i leader a riesaminare i pilastri del "trilemma energetico”: sicurezza energetica, equità e sostenibilità. Stabiliti dal Consiglio Mondiale dell'Energia, è in base a questi pilastri che le politiche energetiche e climatiche dei paesi vengono classificate ogni anno.

L'Italia sta valutando la possibilità di dover aumentare l’utilizzo di carbone, mentre la Germania sta pensando di sfruttare centrali a carbone e nucleari più a lungo del previsto e di espandere gli investimenti nelle energie rinnovabili. È probabile che altri governi intraprendano azioni simili con lo scopo di rafforzare la propria sicurezza energetica.

Esiste il potenziale per un picco a breve termine delle emissioni di carbonio a seguito di questi cambiamenti. Tuttavia, in Europa, potrebbe essere raggiunta una maggiore sicurezza energetica in modo sostenibile, accelerando la transizione verso un'infrastruttura energetica più resiliente e un futuro decarbonizzato.

È possibile che nel breve termine si verifichi un picco delle emissioni di carbonio, dovuto appunto a questi cambiamenti. Tuttavia, un’accelerazione negli investimenti finalizzati al raggiungimento di un'infrastruttura energetica più resiliente e di un futuro decarbonizzato potrebbe permettere all’Europa di raggiungere una stabilità energetica sostenibile. 

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Azioni chiave da prendere in considerazione 

Se le tue attività o le tue operazioni sono interessate dal conflitto tra Russia e Ucraina, è importante collaborare con il tuo broker o consulente assicurativo per rivedere attentamente le tue polizze assicurative e determinare se eventuali perdite potenziali possono essere coperte. È anche fondamentale segnalare tempestivamente eventuali perdite agli assicuratori.

Qualsiasi attività commerciale con fornitori, clienti o personale in Russia dovrà valutare il potenziale effetto delle sanzioni sulla propria attività: è consigliabile chiedere consulenza legale in merito a qualsiasi impatto che potrebbero avere i divieti. Inoltre, alle aziende si consiglia di continuare il dialogo con i partner commerciali e di valutare alternative agli input e alle forniture tradizionalmente provenienti da queste zone.

Contatta il tuo consulente Marsh per saperne di più sulle tue potenziali esposizioni alle conseguenze del conflitto e sulle opzioni di gestione del rischio a disposizione.

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