Milano | 27 maggio 2025
Marsh McLennan (NYSE: MMC), la principale società di servizi professionali a livello globale nei settori del rischio, della strategia e delle persone, ha annunciato oggi il lancio di una nuova fondamentale funzionalità – il simulatore degli impatti derivanti dai dazi doganali - all’interno di Sentrisk, la piattaforma di consulenza integrata basata sull’intelligenza artificiale pensata per ridisegnare i processi e le strategie di gestione dei rischi legati alle supply chain globali. Il Tariff Simulator di Marsh McLennan consente ai clienti di valutare rapidamente la loro esposizione a diversi scenari commerciali e di prendere decisioni strategiche per gestire i rischi legati alla catena di approvvigionamento.
Le tecnologie avanzate integrate nella piattaforma, tra cui il mapping delle supply chain tramite AI e l’imaging satellitare, permettono una ricognizione completa della catena di fornitura dei clienti e li aiutano a valutare i rischi e ottimizzare la propria copertura assicurativa. Il nuovo Tariff Simulator consente ai clienti di quantificare l’impatto dei differenti scenari tariffari e gestire immediatamente i rischi connessi in considerazione dell’evoluzione delle politiche commerciali, della mappatura dell’intera supply chain e delle singole relazioni tra i fornitori.
“Di fronte a cambiamenti significativi nelle politiche commerciali globali, le organizzazioni sono chiamate a rafforzare la propria resilienza operativa. Questo richiede una conoscenza approfondita delle catene di fornitura, che vada ben oltre i soli fornitori diretti, insieme alla capacità di comprendere appieno i possibili effetti delle politiche commerciali sul proprio bilancio”, ha dichiarato Martin South, President e CEO di Marsh. “Grazie a Sentrisk e al nostro Tariff Simulator, i clienti possono quantificare con sicurezza la propria esposizione a eventuali dazi, anticipare aumenti di prezzo dai fornitori, sviluppare strategie proattive per la supply chain e gestire la conformità dei fornitori rispetto alle normative in evoluzione”.
Secondo un sondaggio condotto lo scorso 16 aprile da Marsh McLennan tra senior leader nel campo del risk management e della finanza, il 74% ha dichiarato di avere una visibilità limitata sulla propria supply chain. Tuttavia, un’analisi condotta su oltre 120.000 fornitori presenti sulla piattaforma Sentrisk ha evidenziato che molte organizzazioni sono esposte a rischi tariffari nascosti ma significativi nelle fasi più a monte della propria catena di approvvigionamento. Ad esempio, le organizzazioni sono in media 150 volte più esposte a rischi relativi a beni provenienti dalla Cina rispetto a quanto attualmente stimato.
Questa mancanza di visibilità non solo espone le organizzazioni a rischi significativi legati ai dazi, ma evidenzia anche le possibili minacce legate all’essere inconsapevolmente dipendenti da fornitori unici lungo l’intera supply chain. In caso di compromissione di questi fornitori o di interruzione dell’approvvigionamento per via dell’aumento dei costi, dipendere da un unico provider può comportare arresti nella produzione, con gravi disagi operativi e finanziari. L’analisi di Sentrisk ha rilevato che il 65% delle organizzazioni presenta almeno un collo di bottiglia nascosto nella propria supply chain, relativo ad un bene o ad una componente critica per le proprie operazioni.