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Sostenibilità in azienda e gestione sostenibile delle persone

La sostenibilità, se ben valorizzata, rappresenta un vantaggio competitivo e un’opportunità di crescita per le aziende. Tuttavia, essa richiede un corretto approccio di gestione in modo da evitare di acuire rischi preesistenti o di farne emergere di nuovi.

La sostenibilità, se ben valorizzata, rappresenta un vantaggio competitivo e un’opportunità di crescita per le aziende. Tuttavia, essa richiede un corretto approccio di gestione in modo da evitare di acuire rischi preesistenti o di farne emergere di nuovi. La maggior parte delle imprese è ormai pienamente consapevole del fatto che sviluppo e sopravvivenza dipendono dalla capacità di mantenere in equilibrio gli interessi di tutti gli stakeholder che fanno parte dell’ecosistema e delle comunità in cui esse operano. Per riuscire in questa impresa si rende quindi necessario ragionare su orizzonti di lungo periodo, integrando a pieno titolo tutti i fattori chiave della sostenibilità anche laddove questo richieda di ripensare il proprio modello di business.

La sigla ESG racchiude gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e governance. Tra queste, la componente “sociale” sta progressivamente acquisendo un ruolo predominante nella definizione delle strategie aziendali, fino a diventare (non solo formalmente) l’elemento che unisce la E e la G. Si può infatti ormai parlare di “People Sustainability”, a sua volta fondata su tre pilastri: Diversità, Equità e Inclusione (DE&I).

Secondo la ricerca When Women Thrive 2020, "Let's Get Real About Equality" di Mercer, l’81% delle aziende a livello globale dichiara il proprio impegno nel migliorare la Diversità, l’Equità e l’Inclusione. Tuttavia, solo il 42% afferma di avere definito e documentato una strategia pluriennale, mentre soltanto il 50% ha stabilito obiettivi e traguardi quantitativi formali relativamente a tali ambiti.

Eppure, il tema DE&I oggi è fondamentale, in quanto da questo aspetto spesso dipende la capacità di un’organizzazione di fornire una risposta resiliente alle calamità e di favorire l’innovazione e l’engagement delle persone e, più in generale, lo stesso tema di sostenibilità.

C’è poi la problematica legata alla misurazione dell’ambito sociale. Mentre per le performance sostenibili ci sono degli standard ben definiti di rendicontazione, mancano adeguati strumenti di misurazione della dimensione sociale. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) potrebbe rappresentare un’accelerazione in questa direzione. Infatti, le nuove misure previste prevedono, oltre a un pacchetto di riforme volte a favorire una maggiore occupazione al femminile, la definizione di un Sistema nazionale di Certificazione della parità di genere che accompagni e incentivi le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il gap di genere in tutte le aree più “critiche”.

In questo senso, lo strumento diagnostico sviluppato da Mercer Marsh Benefits permette di fotografare lo stato dell'arte rispetto a queste tematiche per identificare le possibili azioni da intraprendere, in conformità con i requisiti che saranno richiesti dalla Certificazione sulla parità di genere prevista dal Recovery Plan. Una particolare attenzione verrà quindi dedicata agli aspetti critici che saranno oggetto di valutazione della certificazione, come la parità salariale a parità di mansioni, la gestione delle differenze di genere, le opportunità di crescita, la disponibilità di benefit inclusivi e la tutela della maternità.

Proprio gli employee benefit costituiscono uno degli strumenti chiave per la gestione dei People risks e una leva per ridurre il divario tra i sessi. Secondo i risultati del report di Mercer Marsh Benefits Health on Demand: I benefit che i dipendenti vogliono, le lavoratrici italiane si sentono meno sicure di poter soddisfare le esigenze di salute proprie e della propria famiglia rispetto ai colleghi uomini, con un dato che si ferma al 63% rispetto al 73%.

Ripensare i piani di welfare e ridisegnarli partendo dai reali bisogni di tutte le categorie di lavoratori è importante per valorizzare le diversità e favorire equità e inclusione. Un programma di benefit inclusivo cerca, infatti, di supportare al meglio tutte le persone, in modo che l’assistenza sia strutturata per soddisfarne i bisogni individuali.