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Gestire l'impatto dei dazi sui sinistri assicurativi già aperti e su quelli futuri

Le recenti notizie circa l‘applicazione di dazi e contro-dazi a livello globale hanno sollevato preoccupazioni riguardo agli aumenti dei prezzi e ai conseguenti effetti sulle aziende sia nella loro gestione operativa ordinaria che nella loro capacità di far fronte a situazioni critiche straordinarie.

Le recenti notizie circa l‘applicazione di dazi e contro-dazi a livello globale hanno sollevato preoccupazioni riguardo agli aumenti dei prezzi e ai conseguenti effetti sulle aziende sia nella loro gestione operativa  ordinaria che  nella loro capacità di far fronte a situazioni critiche straordinarie.

I dazi su acciaio e alluminio, automobili e componenti auto e molti altri prodotti mirano a ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle merci estere e a stimolare la produzione interna. Tuttavia, il persistere dell'incertezza riguardo alle future politiche commerciali e agli esiti dei negoziati sui dazi aggrava le criticità legate alla supply chain, ai costi e tempi di ripristino dei beni e ripresa delle attività a seguito del verificarsi di un disastro naturale o di eventi legati all’attività dell’uomo.

La situazione attuale ricorda quella del 2021, quando le interruzioni nelle catene di fornitura conseguenti alla pandemia di Covid-19 contribuirono a un aumento significativo dei costi dei materiali essenziali per l’edilizia, come acciaio, legname e pannelli di truciolare.

Quali conseguenze hanno i dazi sui costi legati ai sinistri e più in genrale ai programmi assicurativi?

Anche se ancora non si conoscono l’entità e la durata di alcuni dazi, le aziende, in un contesto in cui i costi potrebbero continuare a fluttuare, devono prepararsi ad affrontare una serie di potenziali conseguenze, tra cui:

  • Aumento dei costi di sostituzione e riparazione. I dazi sulle importazioni, compresi molti componenti auto, macchinari e materiali per l'edilizia, potrebbero comportare un aumento dei costi di riparazione e sostituzione.  Tale aumento dei prezzi potrebbe determinare un aumento dei danni reclamati agli assicuratori. 
  • Interruzioni della supply chain. L'aumento dei costi può comportare modifiche nelle decisioni sulle importazioni, causando potenziali ritardi nella disponibilità di beni . I tempi di riparazione potrebbero dilatarsi,  con un impatto significativo sui tempi di ripresa delle attvità 
  • Scoperti e Franchigie.  Nella liquidazione dei danni molte polizze prevedono l’applicazione di uno scoperto (parte di danno a carico dell’assicurato) in forma percentuale sull’importo del danno.L’aumento dei prezzi dovuto all’applicazione dei dazi avrà probabilmente un impatto sulla stima dei danni e di conseguenza sullo scoperto a carico dell’assicurato.
  • Esclusioni relative alla copertura di Interruzione di Attività. I rallentamenti nelle catene di fornitura potrebbero dilatare i tempi di ricostruzione e sostituzione e di ripresa delle attività. Le compagnie di assicurazione potrebbero contestare queste tempistiche. Pertanto, è fondamentale che le aziende si attrezzino con analisi di due diligence e che si attivino velocemnete per riparare o rimpiazzare i beni persi o danneggiati.
  • Limiti di copertura inadeguati. Se aumentano i costi di riparazione e sostituzione, i criteri di determinazione degli attuali limiti di copertura e dei piani di ripristino potrebbero risultare non adeguati esponendo gli assicurati a costi addizionali in caso di sinistro. Questo potrebbe valere anche per le richieste di risarcimento di terzi a seguito per esempio di una collisione.
  • Premi potenzialmente più alti. L'aumento dei costi dei sinistri a causa delle maggiori spese di riparazione e sostituzione e il rischio di tempi di inattività più lunghi potrebbero indurre le compagnie assicurative ad aumentare i premi per preservare la redditività.
  • Impatto sui sinistri in corso. Molte polizze prevedono che l’indennizzo si basi sul costo di sostituzione effettivo al momento del sinistro. Gli aumenti intervenuti dopo la data del sinistro potrebbero essere contestati dagli assicuratori. Anche in questo caso, sarà fondamentale dimostrare alla compagnia la bontà della strategia di approvvigionamento adottata per accelerare il processo di riparazione e sostituzione.

Valutazione degli asset

Mentre continuiamo a monitorare l'evolversi della situazione, è fondamentale che i senior leader valutino in che modo la variazione dei costi possa impattare sui loro programmi assicurativi identificando conseguentemente strategie utili per proteggere l’azienda. Comprendere tale impatto può migliorare la capacità di reazione e ripresa dopo un sinistro.

A fronte dell'aumento previsto dei costi di sostituzione per i beni danneggiati o distrutti è importante che i leader aziendali valutino e aggiornino regolarmente i valori assicurati per mitigare il rischio di sottoassicurazione in seguito a un sinistro.

Inoltre, è opportuno considerare le potenziali variazioni di prezzo dei prodotti acquistati localmente verificando e poi analizzando se una componente o una materia prima è interessata dai dazi. Una mappatura end-to-end della supply chain fornisce visibilità sulle vulnerabilità precedentemente nascoste tra le pieghe della supply chain. Sentrisk, il tool AI-powered di Marsh McLennan, per esempio, permette di individuare i fornitori di secondo e terzo livello e quindi di valutare se i prodotti finiti possano risentire delle variazioni di prezzo dovute ai dazi e se debbano essere prese in considerazione in fase di  aggiornamento dei valori assicurati.

In un contesto in cui si prevedono oscillazioni dei costi, le compagnie assicurative possono anche richiedere un aggiornamento dei valori dei beni delle aziendei per poter calcolare meglio i premi. Le aziende dovranno elaborare e mantenere valori affidabili degli asset, basandoli su dati accurati e metodi coerenti, e discutere eventuali scostamenti significativi con la compagnia. Dato che i costi di ripristino significativamente più alti della stima al momento del sinistro possono essere oggetto di  maggiore  controllo da parte degli assicuratori è opportuno discutere con quest’ ultimo ogni aumento significativo dei costi ,specialmente quelli che derivano dalla difficoltà di assicurarsi un rapido approvvigionamento dei materiali e dei componenti.

Discutere con la compagnia di assicurazione può permettere di capire in anticipo come essa intenda muoversi per tutelarsi. Per esempio, alcuni assicuratori potrebbero valutare la coassicurazione o limitare la copertura ai valori dichiarati. Mentre alcuni assicuratori potrebbero applicare nella determinazione del risarcimento clausole di oscillazione massima tra il 110% e il 125% dei valori dichiarati, altri potrebbero decidere di non rinnovare le polizze se ritengono che i valori dichiarati siano ben al di sotto delle medie di mercato.

Oltre al costo degli asset fisici, le aziende dovrebbero anche determinare le eventuali ripercussioni sul valore attribuito alle interruzioni di attività. Anche le interruzioni o i ritardi della catena di fornitura e i problemi di manodopera possono prolungare i tempi di inattività. I senior leader dovrebbero considerare in che modo le nuove dinamiche possono influire sui tempi necessari per la ripresa dell’attività.

La tua copertura è adeguata?

L'introduzione dei dazi e il rischio di escalation continuano a preoccupare le aziende di diversi settori, è pertanto essenziale essere pronti a gestire le potenziali ripercussioni dell'aumento dei costi sui sinistri aperti e futuri. Oltre a riesaminare le valutazioni degli asset, potrebbe essere il momento giusto per rivalutare il programma assicurativo complessivo e capire se esistono margini per migliorare le coperture.

Adottando un approccio proattivo alla gestione del rischio e informandosi sull'evoluzione del contesto di mercato, le aziende possono posizionarsi meglio per affrontare questo periodo di incertezza.

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