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La proposta di legge dell'Unione europea sull'intelligenza artificiale

Il regolamento, attualmente in fase di discussione e modifica, si basa su diversi livelli di rischio legati all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (AI).
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Il regolamento, attualmente in fase di discussione e modifica, si basa su diversi livelli di rischio legati all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (AI).

Gli standard seguono un approccio basato sul rischio e stabiliscono obblighi per fornitori e utenti in base al livello di rischio che l'AI può generare. La classificazione delle aree ad alto rischio è stata ampliata per includere i danni alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali e all'ambiente. All'elenco ad alto rischio sono stati aggiunti anche i sistemi di intelligenza artificiale che mirano a influenzare gli elettori nelle campagne politiche e i sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme di social media. Questa proposta di legge è ancora in fase di sviluppo e discussione.

I modelli generativi dovrebbero soddisfare ulteriori requisiti di trasparenza, tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la segnalazione che il contenuto è stato generato da un algoritmo di AI, la configurazione del modello affinché non generi contenuti illegali e la pubblicazione di una sintesi dei dati protetti da copyright utilizzati per l'addestramento dell’Intelligenza Artificiale.

La nuova proposta di legge promuove la possibilità di creare ambienti regolamentati (i cosiddetti regulatory sandbox) istituiti da pubbliche amministrazioni per testare l'AI prima della sua diffusione, nonché esenzioni per le attività di ricerca e dispositivi di intelligenza artificiale forniti con licenze open-source.

Le proposte includono il rafforzamento del diritto dei cittadini di presentare reclami sui sistemi di AI e di ricevere chiarimenti relativamente a decisioni basate su sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio che hanno un impatto significativo sui loro diritti.

Come devono reagire le organizzazioni alla normativa relativa all’intelligenza artificiale dell’UE?

Le organizzazioni dovranno valutare l'impatto dell’AI Act proposto sulla loro attività e sul loro modello di business, individuando dove sono necessarie modifiche e dove è richiesto prestare ulteriore attenzione ai processi esistenti.

Un consulente di fiducia può aiutare le organizzazioni a comprendere come l’AI Act può essere applicato all'interno del loro quadro normativo esistente, attraverso:

  1. Assistenza nell’individuazione e valutazione dei rischi potenziali associati alle applicazioni di intelligenza artificiale, distinguendo tra rischi inaccettabili, elevati, bassi o minimi. Conseguentemente, implementazione delle strategie atte a mitigare tali rischi.
  2. Supporto nella definizione di conformità alle norme e i requisiti specifici per i sistemi di AI, come gli obblighi di trasparenza per i sistemi che (i) interagiscono con gli esseri umani, (ii) sono utilizzati per rilevare le emozioni o determinare l'associazione con categorie sociali sulla base di dati biometrici, o (iii) generano o manipolano contenuti ("deep fake").
  3. Identificazione della catena del valore dell'AI (compresi importatori, distributori, rappresentanti autorizzati) e dei relativi obblighi.

Un piano completo che contempli l'intera legislazione prevista dalla strategia digitale dell'Unione Europea può creare opportunità e mitigare i rischi. Per approfondire l’impatto del Data Governance Act dell’Unione Europea vi invitiamo a leggere qui l’articolo dedicato.

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