By Mark Cracknell ,
Head of P&I Marine & Cargo
10/06/2025 · 4 minuti di lettura
Per l'edizione 2025 del report Marsh sui Club P&I, abbiamo raccolto le opinioni dirette dei club. Viste la natura stessa dei club e la volatilità del settore delle assicurazioni Protection & Indemnity, le problematiche dei club sono molteplici e complesse.
A giugno 2025 abbiamo inviato una survey ai manager di ciascun club per sondare il loro punto di vista su dieci argomenti (cfr. Figura 1). Inoltre abbiamo chiesto di classificare queste tematiche in base al livello di preoccupazione che a loro avviso ciascuna di esse rappresenta per il proprio club. In tal modo abbiamo potuto acquisire una serie di informazioni dirette da chi ogni giorno si occupa della gestione di questi problemi.
Per la maggior parte dei club il risultato tecnico della sottoscrizione è la principale preoccupazione. Sono emersi segnali contrastanti sulle tendenze future. Anche la disponibilità di equipaggio e le riserve sono risultate preoccupazioni prioritarie. Altri temi quali la tecnologia, la sostenibilità, la dark fleet (flotta ombra), l'ampia gamma di coperture, l’effetto churn (l’uscita di navi datate con premi alti e l’ingresso di unità nuove con premi inferiori) e l’interesse verso i club nazionali sono ritenute preoccupazioni moderate, a riprova di una visione prudente, ma in linea di massima fiduciosa, sulla resilienza e l'adattabilità del mercato P&I.
Figura 1. Punteggi medi su dieci argomenti
Una breve panoramica sulle informazioni raccolte dai manager dei club sui rischi critici e le priorità strategiche che definiscono il mercato P&I.
La maggior parte dei club ha classificato i risultati di sottoscrizione al primo posto tra le dieci preoccupazioni principali (cfr. Figura 2), tranne Gard, per il quale le sottoscrizioni sono il tema meno preoccupante. La maggior parte degli altri club non è invece d'accordo con l’affermazione che ci sia stata "una fase di aumento dei premi rispetto all'esposizione al rischio".
Abbiamo chiesto ai club di esprimere il proprio punto di vista sul deterioramento dei risultati tecnici e di valutare se sia il segnale di un trend più ampio. Le risposte sono state eterogenee:
Figura 2. Classificazione dei risultati tecnici
La disponibilità di equipaggio è risultata la seconda preoccupazione principale, evidenziando un problema rilevante di natura non finanziaria (cfr. Figura 3). Mentre la flotta globale continua a crescere, il pool di equipaggi di qualità rimane limitato, rendendo la disponibilità di personale una preoccupazione crescente. Anche se i club possono supportare i propri associati attraverso programmi di formazione e benessere dell'equipaggio, esistono limiti intrinseci alle loro azioni dirette.
Il commento di American P&I Club secondo cui i club forniscono "piattaforme educative, strumenti e consulenza... concentrati sul benessere e il morale dei marittimi" è in linea con le opinioni di altri operatori del settore. Queste iniziative mirano a risolvere indirettamente il problema della carenza di equipaggio, migliorando la fidelizzazione, il morale e il benessere complessivo del personale, anche se in linea generale il problema della disponibilità di equipaggio rimane una preoccupazione principale.
Figura 3. Classificazione della disponibilità di equipaggio
Al terzo posto per livello di preoccupazione sono risultate le riserve libere dei club (cfr. Figura 4). Abbiamo inquadrato la domanda sulle riserve libere nel contesto delle agenzie di rating, sondando le reazioni dei club in materia di riserve di utili da accumulare per preservare (o migliorare) il rating. In linea generale, i club sembrano considerare l'adeguatezza patrimoniale come una decisione che il consiglio di amministrazione prende indipendentemente dalle agenzie di rating.
Il tema delle riserve riveste interesse presso i clienti, anche se solo una minoranza di club ha affrontato direttamente questo argomento.
Anche se la franchezza dei commenti è un aspetto positivo, la discussione rimane limitata. Si tratta di un tema complesso e l'uso strategico delle riserve continua a essere una questione che presenta molteplici sfaccettature.
Figura 4. Classificazione delle riserve libere
La tecnologia, compresa l'intelligenza artificiale, si è classificata in maniera simile alle considerazioni sulla sostenibilità, la dark fleet, i proventi da investimenti e il turnover delle flotte.
La domanda relativa alla tecnologia ha suscitato risposte sostanzialmente analoghe da parte dei club, che collocano questo tema circa a metà nella scala delle preoccupazioni (cfr. Figura 5). Questo piazzamento può riflettere un certo grado di incertezza sull’evoluzione e la rapidità degli sviluppi tecnologici. I club preferiscono mantenere una prospettiva equilibrata, evitando sia l'eccessivo ottimismo sul potenziale tecnologico sia l'eccessiva preoccupazione per le sfide che esso comporta.
Figura 5. Classificazione della tecnologia
La sostenibilità è emersa come la preoccupazione principale per Gard e per Japan P&I Club, probabilmente perché questi club sono domiciliati in aree geografiche dove tali temi sono in cima alle agende nazionali (cfr. Figura 6). Anche per West la sostenibilità è una delle principali preoccupazioni e il club ha fornito un commento dettagliato sulle sfide che presenta per gestori e members.
London P&I Club ha invece posizionato la sostenibilità all’ultimo posto tra le preoccupazioni, osservando che la rendicontazione sulle emissioni degli associati è essenzialmente un gioco a somma zero. Inoltre ha sottolineato che l’International Group riflette "gli sforzi globali degli armatori in materia di decarbonizzazione".
Figura 6. Classificazione della sostenibilità
Le risposte riguardanti la dark fleet sono state eterogenee: ultima delle priorità per West, al primo posto per UK P&I Club (cfr. Figura 7).
Per Gard la dark fleet è il secondo tema più preoccupante a causa del potenziale di perdita di business legato alla dark fleet per i club e avverte che nel tempo questo rischio potrebbe "incidere negativamente sulle istituzioni internazionali".
Un aspetto fondamentale di questa tematica sembra essere la frammentazione dell'assicurazione per i principali rischi P&I, in particolare l'inquinamento.
Figura 7. Classificazione della dark fleet
I P&I club citano spesso il turnover della flotta, ossia le nuove imbarcazioni che si aggiungono alle flotte a premi inferiori rispetto alle imbarcazioni esistenti con un'esposizione simile, come un potenziale fattore destabilizzante. Tuttavia, il churn si colloca relativamente in basso nei risultati della nostra indagine e può indicare che i club non prevedono un tasso di turnover significativo (cfr. figura 8).
Figura 8. Classificazione dell’effetto churn
Quando abbiamo condotto l'indagine a giugno, le preoccupazioni espresse all'inizio del 2025 sul potenziale impatto dei dazi e dei controdazi sembravano essersi attenuate. I club hanno riferito che nel 2025 i proventi da investimenti si sarebbero mantenuti ai livelli del 2024, o addirittura in miglioramento. Pertanto le preoccupazioni sui proventi da investimenti sono diventate meno prioritarie per la maggior parte degli intervistati.
Figura 9. Classificazione dei proventi da investimenti
Il posizionamento generalmente basso della tematica "ampiezza della copertura" suggerisce un buon grado di fiducia nella capacità dei P&I club di soddisfare le esigenze degli armatori (cfr. Figura 10). Tuttavia, alcuni armatori ritengono che questa fiducia dovrebbe essere messa alla prova in settori chiave. I members dei club continuano ad aspettarsi visibilità sulle modifiche apportate alla categoria della proprie imbarcazioni e considerano gli attuali massimali sui passeggeri inadeguati per le grandi navi da crociera. Due club con un considerevole numero di armatori di crociere tra gli associati, Gard e Steamship, hanno ritenuto il tema "ampiezza della copertura" una preoccupazione principale rispetto ad altri club.
Figura 10. Classificazione dell’ampiezza della copertura
Infine, nessuno dei club ha ritenuto una preoccupazione importante l'aumento di interesse segnalato per i club P&I nazionali, come quelli dell’India e degli Emirati Arabi Uniti (cfr. Figura 11). Questo risultato può riflettere la fiducia nella capacità dell’attuale sistema P&I di fornire coperture, massimali e servizi convenienti e in linea con le esigenze degli associati.
Figura 11. Classificazione dei Club P&I nazionali
Una breve panoramica delle metriche di performance di ciascun club P&I, compresi i risultati di sottoscrizione, le riserve, l'attività sinistri e i proventi da investimenti, che fornisce una visione chiara e istantanea dei trend emergenti e delle performance dei club.
Nel 2024, American P&I Club è stato il club che ha conseguito uno dei migliori risultati tecnici. Anche se i proventi da investimenti sono diminuiti su base annua, il club ha chiuso in utile per la prima volta dopo cinque anni. Il tonnellaggio iscritto al club si è ridotto rispetto all'anno precedente. Se da un lato la raccolta premi per stazza lorda è aumentata, dall’altro anche i sinistri occorsi (incurred) per stazza lorda sono aumentati, anche se con un margine inferiore. Le riserve di American P&I Club rimangono relativamente modeste, in termini assoluti e rispetto alle dimensioni del club.
Dopo anni di costanti progressi verso il pareggio tecnico, Britannia ha registrato un declino significativo delle sottoscrizioni nel 2024. Oltre ad alcuni fattori straordinari, come il finanziamento di una controversia relativa alla strategia Brexit del club, il club ha anche evidenziato l'impatto dell'aumento dei pool claim registrati nell’intero settore nel 2024. Inoltre, Britannia ha segnalato un aumento anomalo del costo dei retained claims più importanti. La stagnazione della raccolta premi per tutto il 2024 è stata motivo di preoccupazione. Tuttavia, la perdita operativa di Britannia è stata parzialmente compensata da una performance significativa degli investimenti, che ha comportato solo una modesta riduzione delle riserve di utili del club.
Gard è il club che anche quest’anno ha registrato la raccolta premi più consistente, il bilancio complessivo più elevato e la maggiore riserva di utili. Ha inoltre mantenuto un solido track record di risultati operativi in crescita. A parte i costi relativi ai sinistri incurred e i costi amministrativi, che dovrebbero aumentare in linea con l'incremento del volume d'affari, tutti gli indicatori chiave di performance (KPI) di Gard negli ultimi cinque anni rimangono significativamente positivi. Gard ha un rating A+ di S&P Global.
Japan P&I Club ha conseguito un utile tecnico ragguardevole nel 2024, partendo da risultati di sottoscrizione più modesti nei due anni precedenti. Questo risultato è dovuto principalmente alla forte riduzione dei sinistri. Nel quinquennio, Japan P&I Club ha conseguito un miglioramento del KPI relativo ai sinistri incurred, anche se a questo risultato ha probabilmente contribuito il calo su base annua del tonnellaggio. Tuttavia, la diminuzione del tonnellaggio ha determinato un aumento del rapporto tra riserve di utili e tonnellaggio iscritto.
Nel 2024, London P&I Club ha registrato una ripresa della crescita del tonnellaggio iscritto, anche se il trend su cinque anni è negativo per questo KPI. Dopo un 2023 in cui il numero dei sinistri è stato insolitamente basso, nel 2024 i sinistri sono tornati a un livello più tipico per il club, seppur inferiore al periodo 2020-2022. La performance quinquennale positiva di London P&I Club su questo KPI potrebbe non essere influenzata in modo significativo dal tonnellaggio inferiore. Un aumento del 13% su base annua della raccolta premi nel 2024 ha portato il club vicino al pareggio tecnico. Anche il livello elevato di proventi da investimenti ha permesso a London P&I Club di conseguire un utile operativo solido, che ha contribuito a una robusta crescita delle riserve di utili.
NorthStandard ha registrato un aumento dei costi relativi ai sinistri dal 2023 al 2024. In compenso, il club ha beneficiato di un incremento significativo della raccolta premi per il 2024 che, combinato con una solida performance degli investimenti, ha contribuito a trasformare una perdita tecnica significativa in un risultato operativo quasi in pareggio. Di conseguenza, l'impatto sulla riserva di utili di NorthStandard è stato minimo. Anche se il KPI quinquennale sul tonnellaggio iscritto di NorthStandard è rimasto in territorio negativo, il club ha recuperato la maggior parte dei disagi legati alla fusione. Il KPI sulle riserve libere di NorthStandard ha continuato a rimanere di poco al di sotto rispetto ai livelli pre-fusione.
Tutti i KPI principali del Club Shipowners hanno mostrato un andamento positivo, tra cui una crescita costante e affidabile del tonnellaggio iscritto, una crescita costante dei premi che rimane in linea con l'aumento dei costi relativi ai sinistri e una crescita sostenuta delle riserve di utili. Il club aveva registrato un deterioramento del KPI operativo nel 2022 a causa di uno scarso rendimento degli investimenti, dovuto principalmente alla pressione sui prezzi degli asset obbligazionari e alla performance meno brillante degli investimenti non denominati in dollari USA. Grazie alla ripresa dei proventi da investimenti e a una solida performance tecnica a sostegno del conto economico, la performance complessiva del club è rimasta elevata.
Skuld ha registrato un'impennata dei costi relativi ai sinistri nel 2024. Nonostante ciò, ha realizzato un notevole aumento della raccolta premi e dei proventi da investimenti, che ha permesso di ottenere un solido KPI operativo nonostante la perdita tecnica. Questa performance ha portato a un aumento delle riserve di utili di Skuld dopo anni consecutivi di ribassi.
Inoltre, il club ha registrato una crescita del tonnellaggio iscritto. In prospettiva, Skuld spera che i livelli dei sinistri rientrino nel più consueto range degli anni precedenti, il che permetterebbe di sostenere ulteriormente le riserve libere.
Anche se alcune voci dei risultati attuali di Steamship sono leggermente in calo rispetto all'anno precedente, il club mantiene un punteggio positivo in tutti i KPI nel quinquennio, ad eccezione dei costi per sinistri e dei costi amministrativi. Poiché il tonnellaggio iscritto è cresciuto di quasi il 50% dal 2020, non sorprende che questi costi nel 2024 siano leggermente superiori ai livelli del 2020. I sinistri incurred hanno registrato un notevole calo su base annua dal 2023 al 2024. L'analisi conferma l'opinione espressa nella nostra indagine, secondo cui il 2024, analogamente al 2020, è stato un anno atipico, con costi relativi ai sinistri inaspettatamente discostatisi dallo schema consueto. I costi dei sinistri per stazza lorda sono stati di USD 2,92 nel 2020 e di USD 3,12 nel 2024, valori simili in termini reali se corretti per l'inflazione. La media tra il 2021 e il 2023 è stata di USD 2,43.
Una caratteristica della performance finanziaria di Swedish Club è il KPI dei sinistri incurred. Mentre il tonnellaggio iscritto al club è cresciuto in misura modesta sui cinque anni, i sinistri sono diminuiti. Swedish Club ha messo a segno un andamento positivo del KPI sui sinistri nel periodo analizzato. Inoltre, ha registrato un utile tecnico nel 2024.
La solida performance degli investimenti ha permesso a UK P&I Club di registrare nel 2024 il secondo anno consecutivo in utile. Il KPI del tonnellaggio iscritto al club ha evidenziato una crescita costante e la raccolta premi è aumentata in termini reali nel quinquennio. Tuttavia, nel 2024 la raccolta premi è rallentata rispetto al 2023, mentre i sinistri incurred sono aumentati di circa il 10% su base USD/stazza lorda. Nel lungo termine, i costi dei sinistri sono aumentati a un ritmo più lento rispetto alla raccolta premi, consentendo a UK P&I Club di mantenere un livello sostanzialmente stabile di riserve libere. Anche se il 2024 si è chiuso con una perdita tecnica significativa, la dinamica del club è stata generalmente positiva.
Sui cinque anni, West ha registrato KPI quasi tutti positivi. È aumentato sia il tonnellaggio iscritto sia la raccolta premi in misura almeno proporzionale. I sinistri netti incurred nel 2024 sono stati inferiori rispetto al 2020, nonostante la stazza lorda iscritta superiore. Su base USD/stazza lorda, nel 2024 i sinistri sono aumentati rispetto al 2023 a un ritmo significativamente più rapido rispetto ai premi. I proventi da investimenti elevati hanno permesso al club di registrare un utile operativo consistente.
Le prospettive per i rinnovi nel 2026 sono eterogenee. Alcuni club considerano gestibili i sinistri retained di grande entità e i pool claim con un approccio ordinario. Tuttavia, altri suggeriscono che potrebbero essere necessari miglioramenti in termini di risultato di sottoscrizione.
Ulteriori fattori influenzeranno le decisioni di rinnovo, tra cui il potenziale aumento del tasso di turnover, poiché le imbarcazioni più vecchie, redditizie nella fase di boom marittimo durante e dopo il Covid, diventeranno antieconomiche. Anche se la maggior parte dei club riferisce che i proventi da investimento sono rimasti stabili finora nel 2025, permangono preoccupazioni per gli impatti a lungo termine dell'attuale instabilità macroeconomica e geopolitica.
I club con una prospettiva ottimistica sulla scia dei risultati del 2024 potrebbero subire pressioni nel corso del 2025. Storicamente, si tende a passare dall'ottimismo primaverile alla cautela autunnale.
Allo stesso tempo, i club potrebbero essere riluttanti ad aumentare ulteriormente i premi nel 2026. Il picco dei sinistri registrato nel 2024 sembra essere stata un'anomalia piuttosto che una nuova normalità. A metà del 2025 i pool claim risultano significativamente inferiori al 2024 e la maggior parte dei club che ha registrato una perdita tecnica nel 2024 è stata in grado di compensarla con i proventi da investimenti, mentre le riserve di utili e i livelli di copertura Solvency rimangono generalmente elevati.
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05/20/2025