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I falsi miti dell'IA generativa. Seconda puntata: I rischi più rilevanti dell’IA generativa

Le aziende di tutte le dimensioni e settori si interrogano su come ottimizzare l’uso dell’intelligenza artificiale generativa al fine di realizzare gli obiettivi aziendali: ottenere efficienze operative, accrescere la soddisfazione dei clienti o sviluppare nuovi prodotti e servizi. Per capitalizzare in modo sostenibile i potenziali vantaggi dell'IA generativa, le aziende devono essere consapevoli dei possibili risvolti negativi e sapere come affrontarli.

Marsh supporta le aziende di tutti i settori a comprendere, misurare, gestire ed affrontare i rischi legati all'IA generativa. In particolare, abbiamo aiutato risk manager ed executive a sfatare tre miti molto diffusi. In primo luogo, abbiamo esaminato chi nella vostra azienda “è responsabile" del rischio generativo dell'IA.

In questo articolo, il secondo di una miniserie in tre puntate, esploreremo:

Mito n. 2: L'IA generativa è una tecnologia emergente, quindi i rischi più rilevanti da considerare sono soprattutto cyber e tecnologici.

Anche se è una tecnologia emergente, l'intelligenza artificiale generativa permea l’attività aziendale quotidiana di quasi tutte le funzioni, sia back-end che front-end: il marketing la usa per generare contenuti creativi, i team di software engineering per velocizzare l'elaborazione del codice, i team di vendita per fornire raccomandazioni iper-personalizzate ai clienti, l’ufficio giuridico per accelerare la ricerca e l'analisi.

Questo significa che i rischi legati all'IA generativa non si limitano ai tipici rischi cyber e tecnologici ma includono:

  • Infortuni/danni alle cose derivanti da consigli sulla sicurezza dei prodotti forniti dall’IA generativa ai clienti
  • Perdite pecuniarie/danni alla persona e derivanti dalla pubblicità, come la diffamazione, originati da imprecisioni/contenuti ingannevoli generati dall'IA nelle impostazioni dei clienti
  • Violazione involontaria di diritti d'autore, brevetti o marchi commerciali esistenti in sede di addestramento dei modelli di IA generativa
  • Accuse di bias/discriminazioni relative a esperienze personalizzate
  • Accuse di bias/discriminazioni nelle pratiche di assunzione
  • Guasti /cyber attacchi al sistema di intelligenza artificiale che provocano un'interruzione dell'attività
  • Violazioni dei dati e della privacy a causa dell’utilizzo dell'IA generativa per generare raccomandazioni personalizzate rivolte ai clienti
  • Frodi tramite bonifici bancari derivanti da deepfake iperrealistici basati sull’intelligenza artificiale

Le coperture assicurative più rilevanti per gli sviluppatori e per gli utenti finali della tecnologia di Gen AI corrispondono potenzialmente a pressoché tutte le categorie: assicurazione cyber, errori e omissioni in ambito tecnologico (E&O), responsabilità dei media, amministratori e dirigenti (D&O), responsabilità civile del datore di lavoro, proprietà intellettuale, responsabilità civile generale, responsabilità prodotto, ecc.

Gli sviluppatori e gli utenti di IA generativa devono valutare se il piano di risk management esistente è sufficiente per coprire i rischi relativi all’IA generativa. Ultimamente, molte aziende che avevano sempre avuto un’esposizione limitata alla responsabilità tecnologica hanno deciso di sottoscrivere una polizza E&O per il settore tecnologico a seguito dell’implementazione della Gen AI in nuove attività, come l'utilizzo di dati per fornire ai clienti analisi e informazioni potenziate. Queste nuove attività infatti possono originare rischi rientranti nella responsabilità E&O civile professionale in quanto vengono forniti ai clienti servizi e/o prodotti tecnologici a pagamento.

Per valutare se i piani assicurativi esistenti sono sufficienti e per coprirsi efficacemente contro i rischi legati all'IA generativa, le aziende possono adottare diverse misure:

  • catalogare tutti i modelli utilizzati nel contesto aziendale e i corrispondenti casi di utilizzo più importanti;
  • elaborare scenari di rischio che riflettano i rischi effettivi, basandosi sulla catalogazione dei modelli e dei corrispondenti casi di utilizzo, classificati in un intervallo che va dagli scenari ad alta frequenza/bassa gravità a quelli a bassa frequenza/alta gravità;
  • mappare i controlli dei rischi rispetto a ogni scenario di rischio classificato ed effettuare una pianificazione più ampia della resilienza;
  • quantificare il potenziale impatto degli scenari di rischio individuati sul piano assicurativo esistente, valutando un eventuale adeguamento di massimali e franchigie;
  • fare una mappatura dei rischi principali inserendoli in un piano assicurativo strategico con le coperture più adeguate.

Vista l’applicazione trasversale in tutta l'azienda, l'IA generativa non presenta soltanto rischi informatici e tecnologici. Gli sviluppatori e gli utenti delle tecnologie di IA generativa devono valutare su base regolare le strategie esistenti di mitigazione e trasferimento dei rischi, soprattutto alla luce del continuo progresso dell'IA generativa.

Per saperne di più su come gli specialisti Marsh possono aiutare la vostra azienda a orientarsi nel mondo dell'IA generativa, affrontare i rischi e cogliere le opportunità, contattateci.

Prossima puntata: il mito n.3 esamina le principali problematiche assicurative relative all'IA generativa

I nostri esperti

Carlo Drioli

Carlo Drioli

Head of Business Resilience & Digital Risk, Marsh Advisory

  • Italy

Rossella	Bollini

Rossella Bollini

Finpro Placement Leader

  • Italy

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Matteo Mancini

Head of Business Resilience, Marsh Advisory

  • Italy

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