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Digital Services Act

Il Digital Services Act (DSA), entrato in vigore nel novembre 2022, regola gli obblighi dei servizi digitali che agiscono come intermediari nel loro ruolo di contatto tra consumatori e beni, servizi e contenuti.
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Il Digital Services Act (DSA), entrato in vigore nel novembre 2022, regola gli obblighi dei servizi digitali che agiscono come intermediari nel loro ruolo di contatto tra consumatori e beni, servizi e contenuti.

Le norme presenti nel DSA riguardano principalmente gli intermediari e le piattaforme online. Ad esempio, i marketplace, i social network, le piattaforme di condivisione dei contenuti, gli app store e le piattaforme di prenotazione di viaggi e alloggi online.

Le piattaforme sono state obbligate a dichiarare il numero di utenti attivi nel febbraio 2023; quelle con più di 45 milioni di utenti - il 10% dei consumatori europei - sono state classificate come piattaforma online molto grande o motore di ricerca online molto grande e hanno avuto quattro mesi di tempo per conformarsi ai regolamenti DSA. Le piattaforme con meno di 45 milioni di utenti attivi hanno tempo fino al 17 febbraio 2024 per conformarsi a tutte le norme DSA.

Il DSA introduce due nuove restrizioni sulla pubblicità “mirata” sulle piattaforme online:

  • Vieta la pubblicità mirata ai minori basata su profilazione.
  • Vieta la pubblicità mirata basata sulla profilazione che utilizza categorie particolari di dati personali, come l'orientamento sessuale o le convinzioni religiose.

Le nuove regole consentiranno agli utenti di comprendere e prendere decisioni informate sugli annunci pubblicitari visualizzati. Inoltre, dovranno essere informati chiaramente se e perché diventati target di interesse di ogni annuncio pubblicitario e chi ha pagato per quest’ultimo.

Se il contenuto è sponsorizzato, anziché organico, deve essere chiaramente indicato. Ciò include i contenuti sponsorizzati da influencer e creatori digitali.

Il DSA stabilisce obblighi di due diligence asimmetrici per diversi tipi di intermediari, a seconda della natura dei loro servizi e delle loro dimensioni e impatto, per garantire che i loro servizi non siano utilizzati in modo improprio per attività illegali e che i fornitori operino in modo responsabile.

Ogni Stato membro nominerà un coordinatore dei servizi digitali, che sarà responsabile della supervisione dei servizi di intermediazione istituiti nel proprio Paese e/o del coordinamento con le autorità settoriali specializzate. Ogni coordinatore dei servizi digitali avrà i poteri necessari per imporre sanzioni, tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, multe e, in ultima istanza, la sospensione del servizio.

Il livello degli obblighi imposti e il tipo di applicazione dipenderanno dalla natura dei servizi dei service provider, dalle dimensioni del fornitore e dal suo impatto sull'ecosistema online. Le sanzioni potranno raggiungere fino al 6% del fatturato globale di un service provider.

Come dovrebbero rispondere le organizzazioni al Digital Services Act?

Le organizzazioni dovranno valutare l'impatto del DSA proposto sulla loro attività e sul loro modello di business, individuando dove sono necessarie modifiche e dove è richiesto prestare ulteriore attenzione ai processi esistenti.

Un consulente di fiducia può aiutare le organizzazioni a comprendere come il DSA può essere applicato all’interno del loro quadro normativo esistente, attraverso:

  1. Supporto alle aziende nell’adeguamento ai requisiti DSA all’interno della loro strategia di mitigazione del rischio e pianificazione futura.
  2. Consulenza alle organizzazioni su come sfruttare i requisiti e le disposizioni della normativa per differenziarsi sul mercato, aumentare la fiducia degli utenti e attrarre potenziali clienti.
  3. Supporto nell'identificazione e nella mitigazione dei rischi potenziali associati al DSA, definendo solidi framework di risk management, compresi processi per la valutazione e gestione dei rischi emergenti relativi alla moderazione dei contenuti, alla protezione dei dati e alla sicurezza degli utenti.

Un piano completo che contempli l'intera legislazione prevista dalla strategia digitale dell'Unione Europea può creare opportunità e mitigare i rischi. Per approfondire l’impatto del Data Act, vi invitiamo a leggere qui l’articolo dedicato.

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